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![]() MISSILI, CRISI DEI (1962). Grave crisi diplomatica fra Stati Uniti e Unione sovietica. Scoppiò alla fine di agosto del 1962, quando le rilevazioni di un aereo spia americano dimostrarono che il nuovo governo rivoluzionario cubano stava installando nell'isola missili nucleari sovietici. Dopo settimane di drammatica tensione internazionale, tra minacce americane di intervento militare, dichiarazioni sovietiche di solidarietà con Cuba in caso di aggressione e inutili tentativi di mediazione dell'Onu, il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy decretò il 23 ottobre il blocco navale dell'isola chiedendo lo smantellamento delle basi missilistiche. Nel giro di pochi giorni un fitto scambio di lettere tra Kennedy e il premier sovietico Chruscëv rese possibile un accordo (28 ottobre) in base al quale i sovietici accettarono di interrompere i lavori alle basi e di smantellare i missili già installati; per parte loro gli Stati Uniti si impegnarono a non invadere Cuba, e successivamente, in base a un accordo segreto, smantellarono vecchi missili installati in Turchia. La scelta americana dell'ultimatum, che sembrò portare il mondo a un passo dal conflitto nucleare, va considerata come una manifestazione di forza necessaria a riscattare il clamoroso insuccesso della baia dei Porci dell'anno precedente. |
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